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L’influenza della qualità della vernice sull’impronta ambientale dei rivestimenti architettonici

Come le vernici con gradi di TiO₂ altamente trattati possono avere un’impronta di carbonio più bassa dall’inizio alla fine

I rivestimenti offrono sia protezione che valore estetico.  Basta un sottile strato di vernice per prolungare la vita utile degli oggetti di uso quotidiano ed evitare così l’onere ambientale che comporterebbe una sostituzione anticipata.  Di conseguenza, la sostenibilità dei rivestimenti dovrebbe essere valutata lungo l’intero ciclo di vita del prodotto per cogliere adeguatamente l’impatto delle prestazioni dei rivestimenti in una determinata applicazione.

I rivestimenti sono prodotti formulati, cioè composti da una miscela di ingredienti come resine, pigmenti, riempitivi e additivi.  La scelta degli ingredienti giusti è essenziale per ottenere le specifiche del prodotto desiderate in termini di prestazioni comunemente utilizzate, come opacità, potere coprente, lavabilità, resistenza allo sfregamento e altro.  Per via della loro impronta ambientale, gli ingredienti influenzano anche il profilo di impatto ambientale dei rivestimenti.  La valutazione del ciclo di vita (LCA) costituisce una solida base per scelte di composizione olistica, in cui gli ingredienti non vengono giudicati isolatamente, ma in considerazione del loro impatto sulle prestazioni durante l’intero ciclo di vita dell’articolo finale.

Ciò significa che per valutare l’impatto ambientale di un rivestimento architettonico per pareti è necessario valutare non solo l’impatto ambientale delle materie prime necessarie per la produzione della vernice, ma anche la quantità di vernice necessaria per coprire la parete e quanto tempo ci vorrà prima che il proprietario decida di ridipingere la parete, dato che ciò implica una nuova produzione di vernice e l’utilizzo di materie prime. Essendo il pigmento bianco preferito, il TiO gioca un ruolo fondamentale nelle proprietà dei rivestimenti architettonici e quindi nell’impronta ecologica. In questo articolo confrontiamo l’uso di un pigmento “universale” comunemente utilizzato, come il Ti-Pure™ R-902+, con le prestazioni del pigmento Ti-Pure™ TS-6300 (un cosiddetto grado altamente trattato).